Lo spazio è nato da un dialogo aperto e appassionato con le persone che lo avrebbero abitato.
Due piani: sopra uffici e spazi di rappresentanza, sotto spazi di lavoro e di incontri familiari, dove sostare e dare vita a nuove idee.
A collegarli un grande ambiente a doppia altezza, il cuore del progetto. Un vuoto aperto per dare respiro, portare luce, suggerire prospettive inattese.
L'apertura dello spazio a doppia altezza è stata occasione per portare l'arte nel progetto. L'incontro con Etsom ha permesso di pensare l'interno come esterno e realizzare
un grande murale per rappresentare in chiave contemporanea i valori e la visione di chi ogni giorno abiterà quel luogo.
L'ingresso è da via Cosimo del Fante, un invito composto con geometrico calore ad accogliere chi arriva.
Oltre la soglia lo spazio è raddoppiato da una superficie a specchi su cui si arrampicano gli appendiabiti seguendo il profilo di una città che sale.
I soffitti, azzurri, scompaiono dietro al volo di grandi uccelli bianchi che attraversano pareti, vetrate e smuovono i pannelli fonoassorbenti.
Anche le pareti non sono ferme, diverse gradazioni di grigio mutano la percezione dello spazio, ponendo accenti e conferendo profondità.
Materiali, colori, luci, arredi e complementi sono scelti e orchestrati seguendo una visione unitaria per dare luogo a un contesto armonico. In questa partitura trovano posto memorie e presenze significative.