La villa ei giardini Melzi d'Eril a Bellagio sono un esempio di rara armonia che ha compreso in un progetto unico architettura, arte e paesaggio.
Per volere del proprietario Fulco Gallarati Scotti, e con la curatela di Ornella Selvafolta, il museo della Villa è stato interamente rinnovato e ampliato.
Gli spazi sono stati riorganizzati in due sezioni indipendenti. Il piano inferiore ospita un "Antiquarium" che raccoglie i reperti archeologici e di arte antica collezionati dalle famiglie Melzi d'Eril e Gallarati Scotti. Al piano superiore la sezione "Arte Storia Natura" racconta la figura del fondatore, il progetto e la realizzazione di villa e giardini, i riti e gli usi della villeggiatura sul lago.
Nell'arancera, grazie al prezioso lavoro di Ornella Selvafolta, è stato realizzato un ricco percorso espositivo atricolato in tre sezioni.
La prima, Francesco Melzi d'Eril nell'Italia napoleonica, racconta la figura del fondatore.
La seconda, Paesaggio Giardino Architettura, racconta il progetto e la realizzazione di villa e giardini.
La terza, Vivere in Villa, racconta i riti e gli usi della villeggiatura sul lago.
Un focus particolare è dedicato alla figura di Tommaso Gallarati Scotti.
L'allestimento è realizzato con teche fissate alle pareti e dotate di ante. Durante la bella stagione le ante si aprono e mostrano ai visitatori stampe, disegni, dipinti, abiti, arredi, oggetti incredibili e meravigliosi. Durante la stagione invernale le ante si chiudono per fare posto alle piante di agrumi che ancora oggi qui trovano riparo dai freddi invernali.
Nel piano sottostante l'arancera, nei locali un tempo destinati a deposito e ghiacciaia, è stato realizzato un "Antiquarium" che raccoglie i reperti archeologici e di arte antica collezionati dalle famiglie Melzi d'Eril e Gallarati Scotti.
Nella collezione si possono ammirare sculture egizie, etrusche e medievali, copie di sculture antiche eseguite tra Ottocento e Novecento, collezioni di vasellami ed esempi di oreficeria.
L'allestimento, realizzato sotto l'attenta guida di Nicola Cassone, ha permesso di mettere in dialogo tra loro opere assai eteorgenee per età tipologia, materiale, dimensione.
Un'accurata selezione dei colori e dei materiali dell'allestimento, l'articolazione degli spazi con quinte e tendaggi, lo studio puntuale di ogni supporto, delle luci e dell'apparato comunicativo hanno permesso di valorizzare ogni pezzo e reso l'esperienza di visita unica ed estremamente suggestiva.